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Passano i giorni e il senso di abbandono che provo si acuisce sempre di più.
Non sono mai stata una che si piange addosso, però mi sento sola, e non posso fare a meno di pensare che vorrei tornare a prima.
Non faccio altro che sognare il nonno, poi Alexander.
Rivedo la mia vita con loro, l’idea di famiglia che riuscivano a darmi, e vorrei tornarci, almeno per un po’.
Vorrei svegliarmi la mattina senza questo senso di pesantezza che mi vorrebbe inchiodata sul divano ventiquattro ore su ventiquattro. Girare per casa e trovare qualcuno davanti.
Odio star sola, e il Neko sembra essersi svuotato.
Ho visto Sho giorni fa, dopo il mio rapporto ad Archi sull’incontro con Daniel, poi più nulla. Shuyin, nemmeno ho più visto. … E Anita? E non tocchiamo il tasto Demetrios che è meglio. Mi sento in colpa come un ladro in chiesa, perché avrei dovuto prenderlo a forza e portarlo a casa anche contro la sua volontà.
C’è andato veramente Archi a prenderlo? Non so.
Non mi ha detto nulla.
In realtà non l’ho più sentito.
Dovrei tirare avanti , l’ho promesso, ma le forza mi stanno abbandonando.
Mi sono pesata stamattina e peso quarantacinque chilogrammi. Non sono mai stata grassa, o paffuta, ma è così è troppo poco, sto sparendo.
Sono diventata la gatta domestica di Deanna, la figlia di Isabella e Lorien. Mi sono fatta trovare appollaiata alla finestra della sua cameretta e la bambina mi ha subito adottata. Mi ha chiamata “Principessa” e mi ha messo un bel nastrino rosso attorno al collo.
Avevo promesso ad Isabella che avrei dato uno sguardo alla sua famiglia, e questo è il modo migliore che ho trovato. Speriamo che suo marito non mi lanci fuori dalla finestra nottetempo. Anche perché, gli piacciono i gatti, è solo geloso guercio .
Stasera andrò all’Alexandria… Se le forze mi reggeranno, scriverò ancora…