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La strada giusta?
0 Comments 36 Views.Ho trascorso due serate divertenti, alla faccia della maledizione che ho addosso . L’altra sera al Tempio di Yasukuni, a fare il gatto fra i cani assieme a Danica, Seren e Connor, e ieri sera, assieme sempre a Dany e a Charlie. E’ stato divertente al Tempio, mi sentivo parte di loro, stranamente più di quanto mi senta parte della Famiglia. Non ho pensato nemmeno per un secondo che c’era qualcosa di strano, che quella familiarità dovrei sentirla per i miei fratelli e non per i figli di Leetzar.
E’ stato così e basta, ho riso , mi sono intenerita , ho gioito, senza pensare alle differenze, ma solo all’affetto che mi lega ad ognuno di loro. A Danica, che ormai sento come la sorella piccola che mi è mancata da bambina, a Seren, che trovo semplicemente deliziosa, e Connor. Si anche lui. Da umano pare uno di quei cagnoni dall’aspetto burbero che però, infondo, non farebbero mai male nemmeno ad una mosca. Figuriamoci com’è nella sua forma animale. Mi piacerebbe davvero vederlo.
Magari è per questo, anzi è sicuramente per questo, che ho lasciato dei brownies ad Archibald l’altro giorno. Un ponte gettato, non verso la nostra amicizia o l’affetto che ci legava, ma verso il mio desiderio di non sentirmi più un estranea al Neko.
Me ne sono accorta il giorno della sua resurrezione, quando ho guardato i cuccioli giocare. Mi piaceva vederli felici, ma non riuscivo a trovare la spinta giusta ad unirmi al divertimento. E l’ho detestato davvero.
Spero che tutto possa tornare, non come prima perché ormai non lo credo possibile, ma almeno ad una normalità accettabile che non mi faccia sentire come un pesce fuor d’acqua.
Ieri sera ho rivisto Charlie. E’ stato come fare un tuffo nel passato.
Abbracciarlo, annusarlo , sentire quell’odore familiare riempirmi i polmoni.
E’ stato come tornare indietro nel tempo quando lo credevo capace di risolvere tutti i miei problemi solo con la presenza. Quando lui era il mio fratellone, e basta, aveva sempre ragione.
Ho avuto la sensazione che facesse il filo a Danica. E’ un tipo abbastanza timido e burbero per quanto riguarda i sentimenti, ma pareva abbastanza preso dalla nuova conoscenza. Chissà, sarebbe bello se facessero amicizia.
Charlie è una di quelle persone con il raro dono di farti ridere in qualsiasi situazione tu ti trovi, e Bijus sa solo quanto Danica abbia bisogno di qualcuno del genere accanto, anche sé credo che il ritorno di Connor le abbia dato una bella sferzata di energia per questo verso.
Ho saputo da Mervin che Connor si è lasciato con Suomi.Mi a... -
Tutto a rotoli
Non ho idea da che parte iniziare per raccontare quanta merda c’è cascata addosso dalla missione in Turchia. Archibald è stato necrotizzato da Maeve. E’ stato colpito agli occhi dalla Night che cercava di arrivare ad Egon, e quando ha rigenerato (in mia presenza purtroppo) si è ritrovato con l’avere tutta la sclera nera.
Sembra in piena possessione demoniaca.
Era sotto shock, non ho idea di come potrebbe reagire sé sì trovasse davanti Maeve in questi giorni, fino a che, guardandosi allo specchio, vedrà gli occhi di un altro.
Cesare è risorto come NightRunner. A me sinceramente non cambia molto.
Non sarà più un Bijus, uno della Famiglia, ma sarà sempre lui.
La personalità, i ricordi, non vengono alterati dalla possessione dell’Essenza, quindi non capisco perché Archi abbia reagito così. C’è ancora tempo per recuperare il rapporto con lui. Se solo smettesse di preferire Sho a lui così palesemente.
Sho è sparita dalla circolazione. Non risponde al cellulare e da quello che ha detto Lorien, si trova da Linda. Mi sento amareggiata. Mi ha preferita ad un estranea, non mi ha nemmeno contattato per farmi sapere dov’era. A breve il peso della Famiglia sarà solo su di me.
Lorien, è anche furioso perché nessuno di noi ha cercato Isabella al Samarcanda, non posso dargli torto, ma non ho saputo che dirgli. Non so mai cosa dire quando mi fanno notare le pecche della Famiglia. Ormai sto zitta e abbasso la testa e non dico più nulla.
Non ultimo, non ho idea di cosa sia successo fra Suomi e Mervin, dopo averla incontrata al Parco di Ueno, con me nelle vesti di Whisky, ha avuto un tracollo di umore e d’aura. Ma non ho avuto coraggio di chiedergli, poi sono morte Dany e Belle e questa domanda è rimasta in sospeso. Speriamo che non sia nulla di grave.
Edited by Lene85 - 9/8/2012, 01:35 -
Sedicesima Pagina.
0 Comments 43 Views.Molti anni fa , tornando a casa da scuola, trovai il nonno che guardava la televisione.
Fatto strano perché lui non la guardava mai, aborriva la tv, la considerava poco educativa, ma quel pomeriggio era seduto in poltrona e stava armeggiando con il videoregistratore.
Mi tolsi i mocassini, allentai il cravattino dell’uniforme scolastica, e mi sedetti sul pavimento accanto a lui, vicino ai suoi piedi. Era un film italiano con sottotitoli in inglese, si intitolava “I figli... so' pezzi 'e core.” Ed era interpretato da un certo Mario Merola, un attore italiano.
Era la storia commuovente di un portuale napoletano che vive felice con la moglie in un popoloso quartiere di Napoli.
Un giorno la donna scopre di aspettare un bambino, la felicità non dura molto, perché a causa delle condizioni precarie in cui la coppia vive il bambino muore durante il parto. Allora Tommaso (Merola) decide di adottare un neonato, e di spacciarlo alla moglie come figlio loro.
Vivono assieme per poco, perché la donna muore e Tommaso deve arrabattarsi per crescere il bambino da solo.
Fino all’arrivo del padre naturale del bambino, un uomo abbiente, che se lo riprende lasciandolo solo.
Ricordo che piansi a calde lacrime per tutto il film, con nonno, e una volta finito chiesi a nonno come mai avesse acquistato quella videocassetta. Mi ricordo che rise forte intanto che si chinava a prendere la VHS dal vano di recupero del videoregistratore –Non hai vissuto veramente se non hai mai visto almeno un film del Re della Sceneggiata Napoletana-
Nemmeno farlo a posta, qualche giorno dopo in Accademia, il professore si presentò con un cd di canzoni napoletane, dicendo che il nostro viaggio fra la musica italiana non poteva essere completo senza aver ascoltato un cd di Mario Merola.
Ci spiegò che la sceneggiata è un genere di rappresentazione popolare, che alterna il canto con la recitazione e il melologo drammatico, nato e sviluppatosi a Napoli particolarmente tra gli anni '20 e gli anni '40 del novecento.
Bellissime canzoni, bellissime voci… E per questa ragione non so perché ieri sera, guardando Archibald fare il pazzo a quel modo, mi è venuto in mente proprio Mario Merola… Il re delle sceneggiate.
Ieri sera sono transitata al Neko, in sala Relax per la precisione, visto che avevamo riunione e l’ho trovato , pistola alla mano, che cercava di fare fuori la Pina il gallo/gallina/qualsiasi sesso abbia, del Neko.
Avrei voluto strozzarlo.
Ho preso in braccio la gallina (la chiamo al femminile per comodità), che poverina ha cercato scampo ficcandosi fra i miei piedi e boh, ho tirato fuori il peggio del mio repertorio di sarcasmo e mi sono pure sentita mandare a Fanculo.
... -
Fallen
[...] Marlene preme le labbra una contro l’altra. Non è fatta per la crudeltà e piano sta cedendo. Osserva la figura del demone stesa a terra, che al momento, è solo un uomo stordito dalla sofferenza e dopo un breve sbuffo mormora - Mi pare che sei ancora qui. Che stiamo parlando.- sussurra quasi materna - Hai qualche messaggio da riferire a loro?- gli chiede . Il cambio di tono è profondo, Connor per quanto rincoglionito, non potrà non rendersene conto - E allora perché l’hai fatto?- gli chiede scendendo dalla ringhiera e accucciandosi per terra, per essere al suo stesso livello. Non gli si avvicina per evitare di a) ustionarlo e b) per evitare colpi improvvisi in caso il satanello torni di botto in superficie -Aiutale a capire. Dillo a me che è successo e poi glie lo riferisco! Cazzo Connor mi hanno detto la tua storia, cosa è successo alla tua famiglia! A tua moglie, ai tuoi bambini! Come diavolo hai fatto a finire in queste condizioni!- E’ una cosa che non si spiega, ed è probabilmente una delle cose che la frane dall’evocare le lame di ghiaccio e decapitarlo con tanto amore. Non grida, ma è decisamente accorata nel tono di voce - Non sarà stato facile per te lasciarla, ma l’hai fatto porco Giuda, e sei finito steso in un gazebo, con un demone in corpo a trascorrere uno dei tuoi ultimi momenti su questa terra con una perfetta estranea invece di stare con lei, mettere su famiglia!-
Un sorriso amaro quello di Connor,come è logico che sia-Mi sta solo punendo per l’intromissione con Danica. Chi credi che mi abbia conciato così?- Lui di certo non avrebbe mai infilato il braccio in una pressa per frantumarvi le ossa. E poi la domanda da un milione di dollari. Perché lo ha fatto? Tace per un lunghissimo momento-Ho già detto a Danica che mi dispiace,e anche a Suomi- Quel bacio di addio all’acquario si è stata l’ultima volta che l’ha vista ed è di certo meglio così. -Ero…preda dei dubbi. Membri del branco che mettevano in pericolo gli altri senza alcuna ripercussione. Ho iniziato a chiedermi se valesse davvero la pena..combattere e morire per loro e per un mondo che sputa su tutto quello che ha di buono. Poi senza un perché il mio spirito se ne è andato- Lui non sa del marchio demoniaco che gli aveva lasciato Alectia che ha spinto il suo lupo a lasciare quel corpo. -Mi sono ritrovato umano senza sapere il perché. E mi sono rivolto all’unica persona che conoscessi che avesse provato la stessa cosa- Non fa il nome ma lei di certo saprà essendo lui stato un Bijus-L’unica persona che potesse capire che cosa stessi provando- E poi lei parla di famiglia di quella che avrebbe dovuto mettere su con Suomi e la guarda ora l...
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“ Voglio essere un bastardo ”