Archibald ancora un momento e ce la fa, eh.- OK, VA BENE, SCUSAMI, SOLO CHE, CHE... -Prende la spada, la osserva brevemente come se fosse la prima volta che la vede -è così, non facciamoci paturnie-, e niente, cerca un AFFONDO allo stomaco con quella. ZACCHETE. Lei in ogni caso si tira indietro, e lui la guarda da capo a piedi.- Senti, c'è qui mia nip- NOELLE e l'altro mio nip-KILLIAN. Devo proprio sconvolgerli subito? -Si accosta a lei CERCANDO di sussurrarle all'orecchio.- E poi siamo a casa di Mervin. Se mi scopre a traviarti sessualmente parlando sai che cazziatone mi tira? sento già la sua ira divina arrivare cantando l'alleluja in enocoso. -Alla fine finisce per sollevare la spada e grattarsi la nuca con un gesto distratto, annuendo semplicemente.- Non era per Whisky, era per te. Non è la prima volta che qualcuno della mia famiglia viene toccato da un Giullare. -Ammette, a bassa voce. e ne cerca solo una mano.- Scusami per il messaggio. E'... Stata la cosa più bella che mi avessi detto. Mi dispiace per Whisky, ma... Spero che servirai la Legione come hai combattuto per la Famiglia, o forse anche meglio, considerato che non hai un cagacazzo come me a farti muovere le chiappette non più pelose. -Sospira, scuotendo piano la testa.
Marlene si tira indietro nel momento in cui vede Archibald tentare un affondo e sorride. Sì, anche se ha rischiato di farsi rompere una costola visto che è decisamente molto più debole rispetto al passato. - Ti pare che si sconvolgono?- Killian non fa testo, troppo piccolo, ma Noelle ha preso il martello di Thor- giocattolo- è sta menando martellate all’aria urlando a metà fra il giapponese e lo scozzese. La nostra inclina leggermente la testa al sussurro del Capofamiglia, stira un angolo delle labbra in un sorrisetto - Guarda, m’ha traviato lui per quel verso da molto tempo ormai.- incrocia le braccia -Ero praticamente a chilometri zero prima di conoscerlo.- Sconvolgere il prossimo, lo stai facendo bene. Preme le labbra una contro l’altra, evita il tocco di Archibald alla mano perché stavolta è lei che cerca di abbracciarlo.Braccio destro attorno al torace, braccio sinistro attorno alle spalle. Stringe più forte che può. -Non fare stronzate ok?- mormora contro il suo orecchio - Non cercare di portare sempre tutto il peso da solo, perché finisci con il dare i numeri, e ti assicuro che non sei bello quando lo fai. E agli altri dispiace vederti dare di testa per le troppe preoccupazioni, a me dispiaceva.- Strofinerebbe la testa contro la sua - Mi hanno dovuto tenere in tre, mi ha detto Mervin, una sentinella per braccio e una che mi ha sfondato un polmone mentre il Giullare infieriva. Così mi hanno battuta, ti ho reso onore, non credi?- ridacchia -Quindi non sentirti in colpa se mai dovessi sentirti… Non per quello che è successo a me, e nemmeno per l’est...

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