Mi tremano anche le mani per i nervi.
Maledetta me e quando ho provato a fare come se nulla fosse.
Quando ho pensato di poter tornare a frequentare il Neko come se fosse casa mia, e a passare sopra al mio recente passato riguardante la Famiglia.
Come al solito le mie buone intenzioni vengono smerdate da chi porta il cognome Legrand, sembra che ci godano , ma basta è l’ultima volta.
L’ultimo ponte che getto per tentare di sentirmi ancora a casa al Neko.
Da oggi in poi farò l’impiegata: Timbrerò cartellino, farò quello che mi viene detto, sorriderò e manco li vedrò. L’indifferenza è un arma micidiale.

Marlene arriccia leggermente il nasino in risposta alle rimostranze di Sho e Archibald - Volete tenerveli?- chiede accennando all’orda felina - Come dice Sho, potrebbero anche essere malati- Infila la psp nella tasca del k-way e abbassa il cappuccio rivelando una massa di riccioli color cioccolato che le ricoprono la schiena come un manto e le contornano il visetto smagrito e pallido. -Per avere Hulk che sputa palla di peli, ma ci rendiamo conto? Da solo fa tutti gli Avengers altro che Thor o Captain America.- Annuisce cazzutamente convinta della cavolata che sta dicendo intanto che gira su sé stessa alla ricerca di Ruya . - Sarebbe da vedere se i gatti le danno retta. Immaginatevi se riesce a fare il pifferaio magico!- Abbassa gli occhi intanto che parla, attirata da uno spostamento bbrusco a margine del suo campo visivo e si ritrova i gatti di Spider Man in lancio verso di lei. Peter e Parker così li chiameremo per comodità . -Ueh!- esclama scartando per Peter sulla destra, e Parker facendo un altro saltello sulla sinistra. Se le diamo un tutu, stasera col culo che ha, ci balla il lago dei cigni fra i mici dagli occhi viola. Fa una mezza piroetta su sé stessa e si volta verso i due gattoni che le soffiano dal basso. Si accuccia sui calcagni - Nooo…- chioccia insensatamente come le succede sempre quando si trova davanti ad un gattino - Però guarda che colore d’occhi altro che Liz Tylor.- Alza il capo a guardare anche i gatti a colori che vagolano per la stanza - Per me, a breve si manifesta Papà Bijus per godersi il casino.-
Sho corre anche lei di la nella sala relax assieme al padre e a Shu, optando per portarsi dietro, oltre che al cucchiaio di legno da cucina anche un paio di scatolette che solitamente tiene di scorta sotto al bancone per i mici che affollano normalmente il Neko. Cerca di non farsi schiacciare dal padre nella foga di chiudere giustamente la porta ed ecco che l’invasione ha inizio. Arriccia appena il nasino saltando sul posto nel vedere i gatti che le sfrecciano tra le gambe per assaltare Marlene. Fortunatamente non riescono a...

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Avevo quasi dimenticato la mia convinzione di essere stata promossa ad Anziano della Famiglia per tapparmi la bocca. L’avevo sepolta in un angolo buio di me, e mi ero illusa di aver sbagliato tutto. Di essermi arrabbiata per nulla. Mangiata il fegato per una mia assurda convinzione.
E invece…
All’ora di pranzo mi sono ritrovata in casa Archibald, aveva entrambe le pistole puntate alla testa ed era completamente fuori di sé. Non ho cercato di calmarlo, non mi sono avvicinata. Avevo il coltello in mano, quello che uso per tagliare la verdura e ho rinsaldato la presa. Ero pronta a vedere cara la pelle.
Mi ha chiesto dove fossero i cuccioli. Prevedibile.
Ho risposto di aver dato io l’ordine di evacuazione del Neko, ed è stato l’inferno. Archibald è completamente impazzito, ha provato a placcarmi, ma fortunatamente l’ho evitato. Continuava a ripetere che dovevo cercare Sho, che prima di fare qualsiasi cosa, dovevo trovare lei.
Non c’ho visto più.
Sho, per lui, sarà pure più importante di tutti noi messi assieme, ma per me non è la stessa cosa. Per me, va il bene della Famiglia. Sho sa badare a sé stessa, i cuccioli, i più ancora no. Non potevo mettermi a cercarla con il rischio di farmi necrotizzare o ammazzare. Che avrebbero fatto gli altri?
Anita e Matt sanno badare a loro stessi, Matt un pochino meno, ma è uno che impara in fretta. Ma Ruya? Beulah?
Ero fuori di me, da qualche parte nel mio cervello s’è sfilata una rotella a sentirlo parlare a quel modo. Ma ho cercato di calmarmi. Dominarmi, fino a che non s’è azzardato a farmi la predica sul perché io non sarei mai un buon vice.
Li è scoppiata la bomba.

“E' questo, che ti manca, Marlene. Un vice si muove, non dorme sugli allori, non si fa crescere l'erba sui piedi, non richiede l'aiuto di esterni per farsi proteggere, perchè SA quali sono le sue capacità, e soprattutto, un vice non fa l'eroe. Evita di cercare il pericolo così facilmente, ed evita di fare la voce grossa con me.”

Non so sé si credeva di essere un cavaliere Jedi. Obi Wan di sto Cazzo. Davvero non lo so. Se non fossi stata totalmente fuori di me, gli avrei riso in faccia.

“CHI CAZZO E’ CHE HA PROTETTO IL TUO SCHIFOSO CULO CON NEVA? CHI CAZZO E’ CHE VOLEVA TROVARE UN MODO PER BLOCCARTI SENZA UCCIDERTI? CHI CAZZO E’ CHE VUOLE PROTEGGERTI SEMPRE E COMUNQUE?NON PARLARMI MAI PIU’ IN QUESTO MODO! NON LO ACCETTO. SE NON SAI LE COSE, STAI ZITTO!SHO E’ PERFETTA. SHO E’ UN GENIO. SHO E’ DIO E’ SCESA IN TERRA, IO NO. MA PERDIO, SONO IO QUELLA CHE IERI HA IMPEDITO A MAMMA MUFASA DI VENIRE A PRENDERSI LE TUE PALLE. E LO SAPPI...

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La prima persona da cercare Archibald al momento? L'anziana numero due del Neko. A costo di tirarla giù dal letto a quest'ora, quello che si vedrà caracollare nel bel mezzo della casa tramite una folata d'aria fredda, è proprio il Capofamiglia in piena crisi mistica, sob. Folata di aria fredda, lui ansante come un animale, e l'aura che esprime tutto il caos che ha in testa. Riappare seduto per terra, per l'appunto, probabilmente nel soggiorno, in boxer neri, capelli scarmigliati, e glock spianate appoggiate contro la testa. Evviva le crisi familiari, ed evviva le tendenze emo.- ... -No, non la chiama perchè presumibilmente lei si sarà già nascosta da qualche parte con l'elmetto sulla testa, sob. In compenso, non sembra ancora totalmente padrone di sè, e probabilmente non lo sarà ancora in capo a due giorni. C'è di buono che non è transizionato lì con intenti omicida. L'unica cosa che ha, al momento, oltre alle glock, è il tatuaggio sulla nuca. Come detto, canne delle glock pericolosamente vicino alle tempie, gomiti sulle rotule, e mica si alza. Aspetta di venire investito dall'orda di cuccioli e da Astra e Nestore, probabilmente.
Marlene si trova in cucina, da brava massaia , sta preparando il pranzo. China quindi sul tagliere la vediamo armata di coltello –che sia un presentimento?- intenta sminuzzare carote con il piglio più concentrato del mondo. Fa scivolare il trito sulla padella quando inizia a percepire l’aura di Archibald in comparsa. Rimane immobile, semplicemente agghiacciata, prima di lasciare cadere la tavoletta di legno e avvicinarsi al salotto. Coltello alla mano e tutta l’intenzione del mondo di usarlo al primo sentore di pericolo, sbuca alla cornice della porta e abbassa gli occhi sul Capofamiglia e le pistole puntate alle tempie . Lo fissa senza riuscire a spiccicare mezza parola intanto che rinsalda la presa sull’arma. Malfidata come solo un gatto sa essere lo osserva con le sopracciglia aggrottate senza dire mezza parola. Indossa, visto che era in casa, un paio di pantaloncini di tela jeans neri, corti a mezza coscia, una canottiera azzurra e infradito. I capelli sono raccolti in una coda alta e come ninnolo, solo l’anello di fidanzamento che le ha donato Mervin all’anulare della mano sinistra.
L'aura di Marlene arriva ad Archibald dalla cucina, ed ammettiamolo che ci fosse stato Tristan al suo posto, si sarebbe cagato addosso -coltellofobia-. Lui invece fa scattare le sicure. No, pare voler rinunciare ai propositi suicida, per ora, in favore di un aiutocommiseramento più generale. Già il fatto che sia in boxer e non imbellettato/incravattato come al solito, dovrebbe far scattare qualcosa in Marlene, ma comunque, opta per sollevare lo sguardo, e fissarla, da sotto i capelli. Lascia andare le glock a terra con un tonfo sordo, in favore di un afferrarsi le tempie direttamente con le mani, ma senza alzarsi, senza a...

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