1. Primo giorno...

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    Primo giorno, passato.
    Non è stato semplice rimanere in casa, dominare gli istinti omicidi, però ci sono riuscita. Ho passato tutto il pomeriggio fra un lavoretto domestico e l’altro . Ho ritirato i panni che avevo messo a stendere ieri mattina , li ho stirati, poi riposti nell’armadio con cura maniacale. Io , che stiro bene solo gli abiti di Mervin, solo perché con il suo lavoro non può andare in giro con i completi spiegazzati, e lancio i miei nell’armadio senza nemmeno guardare dove vanno a finire. Ho fatto il bucato per i colorati e poi li ho stesi. Ho spolverato dappertutto e ho passato lo straccio e lucidato tutti gli sportelli della cucina e il ripiano di lavoro.
    Ho preparato la cena seguendo la ricetta che davano in diretta su quel programma di cucina tanto carino . Quello studiato per quelle donne che tornano a casa tardi dal lavoro e non hanno né tempo né voglia di pensare a cosa portare a tavola.
    E per la sera, dvd. Ho iniziato da “La minaccia Fantasma.” E ho seguito tutta la storia, lottando contro il sonno che voleva farmi cedere.
    Ho paura di dormire.
    Ho il terrore.
    Non voglio sognare quello che ho visto durante la non morte.
    Ho anche buttato giù una caffettiera e mezza di caffè, ma non sono riuscita a resistere. Per le due ho iniziato a sentire le palpebre troppo pesanti per tenerle sollevate. Così, sono transitata a Edimburgo, poi sono tornata a casa con Chicca, la mia gallina peluche.
    Me l’ha regalata Charlie quando avevo sette anni, e c’ho sempre dormito, fino a quando ho abitato a casa con il nonno. Sono andata a letto e l’ho abbracciata, ho anche fatto salire Astra e Nestore con me, mentre Isolde si accucciata sul pavimento assieme ad Aiko. Quando Mervin è rientrato, avrà pensato di essere finito per sbaglio in uno zoo.


    Quando poi mi sono svegliata …

    [avvenimento ongame: Piatti della cena sono stati lavati e rimessi in ordine, il tavolo della cucina è apparecchiato per una sostanziosa colazione. Sui fornelli c'è un pentolino per il latte, il bollitore del tea e una caraffa di caffè è già sistemata vicino alla tazza vuota, fra le scatole di biscotti e i barattoli di zucchero e miele, c'è un piattino con due fette di pane ricoperte di nutella, il detto barattolo è poco distante.]

    Puoi ancora svegliarti con pane e nutella.
    Ti amo.
    Mervin.


    …Ho capito, ancora una volta, di essere la donna più fortunata del mondo.
    Last Post by Lene85 il 29 Aug. 2012
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  2. La Voce del Violino.

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    Noel Archer
    Sogni
    By Lene85 il 20 June 2012
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    Ieri notte ho ricordato dormendo.
    Ero a casa mia, ad Edimburgo, seduta al tavolino della colazione. Il nonno era di fronte a me, sorrideva ascoltandomi parlare. Ho assistito alla scena da spettatrice, accucciata in un angolo della stanza. Mi sono rivista bambina con l’uniforme scolastica, cianciare di quanto fossero scomodi i mocassini, e il nonno annuire ad ogni mia parola.
    Ho studiato i sui capelli, il modo in cui la luce del mattino li rendeva ancora più bianchi, il pizzetto curato, e le pagliuzze color miele che c’erano nei suoi occhi.
    Ho riconosciuto ogni ruga d’espressione e l’azzurro delle vene sotto la pelle sottile delle mani.
    Non pensavo che nella mia testa ci fosse un ricordo tanto nitido del nonno, in ogni suo particolare. Anche adesso, se chiudo gli occhi, non riesco a rievocarlo così precisamente come ieri notte. La postura, dritta come un fuso, nonostante l’età e l’agilità delle dita, che con l’andare del tempo, non era sparita.
    La musica è una madre gelosa , non permette ai suoi figli di lasciarla andare.
    Il nonno lo diceva sempre.
    Avrei voluto dormire per sempre. Rimanere lì ad osservare quei frammenti di vita familiare e non svegliarmi più, ma la sveglia ha suonato e io mi sono ritrovata sola sul mio divano a fare a cazzotti con la realtà.
    La mia famiglia, non esiste più.


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    Last Post by Lene85 il 20 June 2012
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  3. Seconda Pagina.

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    Secondo giorno e seconda pagina di diario.
    Mi sento tanto come un galeotto che segna sul muro lo scorrere del tempo, segnando i giorni a gruppi di cinque.
    Ho passato la giornata a casa, tanto per cambiare. Ben lontana dalla camera da letto, con due sacchetti di ghiaccio appoggiati sulle ustioni , ho ingoiato una puntata di ‘Lost’ dopo l’altra. Non c’ho capito molto, ma è servito a tenermi la testa occupata. E’ così complicato quel telefilm .
    In tarda sera è arrivata Danica, con una torta sacher , un cd e un gioco da tavola che ancora non ho aperto. Il cd però l’ho ascoltato, conteneva tre tacce cantate da lei. Cavolo, ha una voce stupenda, non so cosa aspetta a chiedere lavoro al Giglio Nero o a proporsi a qualche casa discografica.
    Le ho raccontato dell’sms anonimo che ho mandato a Mervin, ma non della ripresa che ho fatto ad Astra e Nestore. Sono quasi sicura che mi ucciderebbe se lo sapesse, dato che si capisce bene che i due mici sono a casa mia. Ma non m’importa.
    Se Mervin mi vuole morta almeno un quarto di quanto Demetrios vuole morta la piccola Chloe , non mi resta tanto da vivere, a meno che non lo tengano rincoglionito dai farmaci 24 ore su 24 e legato al letto con catene da nave. Non ho un posto dove scappare, conosce dove abito. Casa di Alex. Casa mia ad Edimburgo. Persino il posto dove passavo le estati, la collinetta che da’ sul cinema all’aperto.
    Senza contare che non voglio scappare dal Neko.
    Archi è via per colpa di quell’umana, Demetrios è malato, Abigail anche, Sho non abita più in Palazzina da molto. Serve qualcuno qui,anche solo per spompare i nuovi arrivati con gli allenamenti, e se questo vorrà dire la mia fine…Pazienza, la mia vita l’ho vissuta, nel bene o nel male.
    Vorrei sapere se alla fine Kevorin c’è andato da Demetrios, visto che non ho idea di come l’ho ridotto l’altra sera. Il ginocchio sicuro glie l’ho spaccato, anche se non ci sono andata con quell’intenzione, ho sentito fare “Crack” intanto che il calcagno affondava .
    Non pensavo di essere così forte, non dopo queste settimane che mi nutro come un passerotto rachitico, ma forse è vero quello che mi dicono tutti, che sono più coriacea di quanto io stessa non sappia.
    Ho fatto un sogno strano stanotte, ero in altalena, quella che c’è dietro casa mia ad Edimburgo. Qualcuno era seduto sul seggiolino accanto al mio, un uomo, ma non ricordo bene chi fosse. Mi parlava dolcemente, ma purtroppo non ricordo nemmeno che cosa mi diceva.
    So solo che non avrei voluto svegliarmi più… Peccato che Astra mi sia saltata sul petto per avere la colazione_____

    [...] Infondo alla pagina:

    PS:Messaggio da parte di Archibald
    Spedito il 03/06/2012 13:39
    [sms on]

    Ho bisogno del tuo aiuto...

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    Last Post by Lene85 il 4 June 2012
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