Mervin sa che è nata, perché l'ostetrica l'annuncia orgogliosa, perché il vagito è acuto e penetrante, perché non potrà mai scordare quel preciso istante in cui una donna avvolge in un panno verde la sua prima figlia, la sua Noelle Danae, la sua sorella nelle Schiere Angeliche che emana un'aura tanto flebile che solamente Isabella e lui stesso sapranno riconoscerla come affine, un'aura di luce che sembra un bagliore lunare, bianco, gentile e vivo. Più del pianto, più dei pugni stretti, Noelle si manifesta con la su essenza immortale, millenaria che s'è incarnata per essere la figlia di un suo fratello. La gioia del Serafino è completa: non una creatura che vedrà separarsi nel momento della morte, richiamata da una divinità del Secondo Settore ma qualcuno che ha acconsentito a essere legata a lui oltre ogni confine dello Spazio e del Tempo. Tutto sembra farsi ovattato, sfuocato quasi. Non lo ammetterà mai, però è commosso per una manciata di secondi, gli occhi blu saranno pieni di lacrime. Senza rendersi conto di ciò che sta facendo, alza il braccio destro, portandolo alla fronte: gesto concordato in precedenza. Mentre si annuncia che Noelle Danae Archer Cooper è nata, nella sala si diffonde una nuova melodia.
La sua bambina. Sua figlia. L’unica persona veramente sua. Marlene sorride, osservandola. Per quanto sia ridotta ad uno straccio buttato, per quanto abbia i capillari degli occhi rotti, e sembri tanto un coniglio albino (o Adrian in forma originale) e il sangue al naso, sorride e tende debolmente un braccio verso l’ostetrica. Non parla più. Manco ha capito che la musica che sente in testa non è un effetto dell’intronamento. Vuoi l’emozione, vuoi il calo di adrenalina, è letteralmente k.o, ma cerca di far capire che vuole prendere la piccola, la vuole vedere da vicino, perché al momento, un ci vede tanto bene. Macchie, sfocate, appannate dalle lacrime che continuano a scorrerle lungo il viso, stavolta per la gioia. Se fosse stata accontentata, e avesse la piccola in braccio, ora andrebbe a pulirle la faccina con un lembo dell’asciugamano, prima di posarle un bacio sulla fronte - Sei…Sei bellissima.- sussurra con un filo di voce alzando ora gli occhi verso Mervin. Vorrebbe dirgli di tutto, che lo ama, e lo amerà per sempre per questo momento, ma è talmente sotto sopra che lascia parlare quell’occhiata che gli rivolge prima di allungargli la piccola per il primo incontro padre figlia. Diciamo pure che ha paura che le caschi dalle mani, e poi, ha tempo per soffocarla d’amore no?
Mervin prende Noelle fra le braccia distende la sua aura, simile a quella della figlia; alza il viso su Isabella come se non la vedesse: -Sì.- afferma come confuso. Sostiene la piccina cercando di avvicinarla alla madre, anche se Seren e Isabella potranno vederla tranquillamente: si sta placando nel pianto, cullata dolcemente da tutte quelle auree amorevoli attorno: -Lei è il nostro Angelo.- dice a bassa voce alla moglie: -Lei è tutt'uno co...
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