La giornata di ieri è stata una di quelle in cui le ore del giorno parevano raddoppiare, anche se ho passato tutta la mattina stesa sul pavimento. Dopo la telefonata di Mervin sono svenuta, sono bella che caduta a terra mentre gli davo la Buona Notte, senza un lamento, e senza nemmeno accorgermene.
Mi sono svegliata che erano le quindici o forse le sedici, mo non ricordo bene. Era pomeriggio inoltrato e c’erano solo i gatti con me, Astra e Nestore, e il mio Baffo, che dev’essere entrato dalla finestra.
Mi sono trascinata al Neko Bar alla ricerca di qualcosa da mangiare, avevo la nausea, sudavo freddo. Probabilmente avevo la glicemia sottoterra. Ero dietro al bancone quando è entrato Lorien, il marito di Isabella, seguito a ruota proprio da Isabella.
E’ stata lei ad informarmi dell’ennesima cazzata di Archibald.
Dopo Kaja, una nuova umana a cui ha deciso di fare da balia a discapito della famiglia. Che non contento si è tirato in casa, come ha fatto con quell’altra, e chissà, pure con la dottoressa del quarto piano, visto che mi pare tanto recidivo nei comportamenti.
Non c’ho visto più. Non so s’è stata prima la rabbia, la delusione o la frustrazione, a farmi dare in escandescenze, ma in un secondo ho provato l’orrendo desiderio di far del male ad Archi.
E’ per questo che ho dato il cellulare a Lorien, e non me n’è fottuto se per questa mossa lui e Isabella hanno litigato. Avevo solo un obbiettivo in mente, farlo sentire una merda come mi sentivo io, come si sentiva Isa, come si sente Demetrios.
Stavo guardando la partita, Italia-Irlanda, quando ho sentito la sua aura comparire a qualche metro da me. Mi sono alzata con il solo desiderio di prendere e torcergli il collo come un pollo.
E l’avrei fatto se non l’avessi trovato moribondo, steso nel suo sangue.
L’ho ripreso per la coda dalle braccia di Papà Bijus, a costo di sentirmi male addosso a lui, ho fatto tutto quello che era in mio potere per tenerlo nel mondo dei vivi, alla fine avevo una voglia matta di vomitare, ma non sono svenuta.
Gli ho mollato un ceffone, per farlo riprendere, dopo che ho provato con le buone a farlo rivenire, gli ho dato un manrovescio da girargli la faccia e fargli male alla ferita al collo.
Lo ammetto c’ho goduto a fargli male.
Delirava, quando ha riaperto gli occhi. Ha detto di aver sognato me, Maeve e la Pina al ristorante, e anche un caprone infernale che voleva affettarlo. Non so cosa mi abbia tenuto dal prendere e girargli la testa di 360* gradi con le mie mani.
L’avrei fatto e pure senza rimpianti.
Ho iniziato a vomitargli addosso tutto quello che mi pesava da quando ho visto Demetrios come un gatto abbandonato in quel Parco Giochi, anzi no, da quando ha avuto la faccia di dirmi:
Pazienza se muore Mervin, tanto è un angelo, ma Kaja…Non con queste parole, ma il senso era quello.
Gli ho dato dell’ingrato nei confronti della Famiglia, ma sopra...
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