1. Liberi.

    *Avevo promesso di bruciare questo diario alla morte del Guardiano, ma ora come ora, se lo facessi, mi sentirei come se facessi torto ad un vecchio amico. Credo che lo terrò con me, mi ha portato fortuna.

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    [...]A questo punto, dopo l’orrore che sono stati costretti a vivere in questi lunghissimi mesi, la scena che si staglia davanti a loro è quasi fiabesca. Miliardi di lucine dai colori tenui, come lucciole finalmente libere, guizzano da una parte e dall’altra: alcune di essere si dirigono verso il cielo, polverizzando letteralmente con la loro scia gli alati demoniaci che si stagliano nel cielo; altre corrono a richiudere le ferite che la Spezza Anime è stata in grado di infliggere alla linea tra le due dimensioni, ricucendo lo strappo; altre ancora investono i nostri eroi rigenerando le loro ferite, mentre sullo sfondo di tutto questo le catene ritirano nell’abisso dal quale è venuto il Guardiano ed i suoi seguaci ancora rimasti in vita, in un vortice che si esaurirà lasciando le quattro catene completamente bianche e prive di potere.
    Intanto in quel tripudio di luci che continuano a sbucare fuori dalla spada spezzata riaffiorano anche tre spiriti familiari: viola, rosa e un rosa più tenue, che roteano su se stesse trovando la strada nel più insolito dei modi. Al ritorno delle anime Kaede che tutto osserva concede ai corpi di tornare tra i loro compagni di avventura, permettendo agli spiriti di ricongiungersi al loro corpo, tant’è che non passerà molto prima che CHLOE, DYSIS e LINDA riaprano lentamente le palpebre, ancora provate dal viaggio compiuto e dal dolore provato.
    Mentre i tre artefatti assumono una colorazione biancastra restando privi di potere, intorno al pollice di tutte le creature presenti una lucina grigia ricama la luccicante sagoma di un anello che si ritroveranno al dito, con un’iscrizione nell’antica lingua dei Grigi; a breve distanza, davanti a loro, l’intera generazione spezzata in forma eterea fronteggerà i suoi salvatori: «Ci avete concesso la pace, avete creduto e lottato come nessun altro prima d’ora ed i Saggi Grigi di questo vi sono grati. E non solo noi.» Aggiunge la precisazione finale sollevando le braccia e mostrando il tripudio di anime liberate che possono finalmente ricongiungersi ai propri cari e trovare il riposo dopo immemore prigionia e sofferenza. «Accettate il nostro dono ed andate in pace, che la vostra esistenza sia guidata dalla saggezza e che il desiderio di potere non vi accechi mai poiché esso fu da sempre rovina.» Filosofia spiccia insomma, con un accenno di sorriso al quale segue il dissolversi graduale di quelle figure, oltre le quali la nebbia scura sembra diramarsi, mentre poco più in là un’ ombra guizza tra le altre ombre ra...

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    Last Post by Lene85 il 22 Jan. 2013
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  2. La notte della mia vita

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    -Ore 2.00 del mattino-

    Mervin è morto.
    La missione alla banca si è rivelata un massacro.
    Sono seduta sul pavimento di questa camera che puzza di sangue, gli occhi che bruciano così tanto che me li strapperei dalle orbite e il magone piantato in gola così in profondità da farmi male. Ho pianto, quando l’ho abbracciato poco fa, ma non è servito a sfogare la sofferenza. Avrei voluto distruggere tutto quello che mi captava a tiro, urlare, imprecare . Avrei voluto sbattere la testa al muro o contro il pavimento per frenare quel ronzio di vuoto che sentivo frollare nelle orecchie. E invece non ci sono riuscita.
    Inerme mi sono inginocchiata accanto al suo letto, lo abbracciato, gli ho baciato la fronte, le labbra i capelli. Ho pianto, con Lorien seduto accanto al letto, anche lui disperato per la perdita.
    Era fuori di sé.
    A quanto pare l’Arpia li ha attirati in una trappola.
    Li ha costretti a battersi fra di loro. Mervin e Lorien. Matthew e Sho.
    Una mossa sadica, da vera bastarda.
    Matt si incolpa della morte di Sho.
    Lorien di aver ucciso Mervin.
    Quando chiunque al loro posto avrebbe fatto lo stesso.
    Però è questo il brutto (o forse il bello?) di avere un gran cuore.
    Che la sofferenza degli altri e anche la tua, anche se non ne hai colpa.
    Ho chiamato Archibald. Avrei voluto vederlo. Nonostante tutto nel momento della sofferenza l’ho cercato. Mi ha risposto con un messaggio, senza nemmeno una parola di conforto. Pazienza. Ormai ci sono abituata.

    CITAZIONE
    Messaggio da parte di Matthew
    Spedito il 15/10/2012 20:13
    [Sms On]

    Marlene se hai bisogno di qualunque cosa non devi far altro che chiedere...ti ringrazio e ti voglio bene...Lorien arriverà a momenti Ciao.

    Probabilmente lui non ha idea di quanto abbia significato per me sentirglielo dire. Ho anche scritto a Shuyin , povero cucciolo, mi ha fatto una pena terribile. Alla sua età, non si dovrebbe soffrire per la fidanzata morta in battaglia.



    Mi allungo a toccare la mano di Mervin.
    E’ fredda, come non è mai stata.
    Gli bacio il palmo e poi glie la riappoggio di nuovo sul petto.
    Lorien dorme seduto per terra, appoggiato al muro. E’ la prima volta che chiude gli occhi per riposare dalla missione. Inutile dire che non sembra fare un bel sogno. Non lo invidio, io il mio incubo lo sto vivendo da sveglia.


    Mervin tornerà indietro, non mi lascerà . Non adesso che stiamo aspettando che la nostra vita assieme inizi.

    Last Post by Lene85 il 16 Oct. 2012
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  3. Primo giorno...

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    Primo giorno, passato.
    Non è stato semplice rimanere in casa, dominare gli istinti omicidi, però ci sono riuscita. Ho passato tutto il pomeriggio fra un lavoretto domestico e l’altro . Ho ritirato i panni che avevo messo a stendere ieri mattina , li ho stirati, poi riposti nell’armadio con cura maniacale. Io , che stiro bene solo gli abiti di Mervin, solo perché con il suo lavoro non può andare in giro con i completi spiegazzati, e lancio i miei nell’armadio senza nemmeno guardare dove vanno a finire. Ho fatto il bucato per i colorati e poi li ho stesi. Ho spolverato dappertutto e ho passato lo straccio e lucidato tutti gli sportelli della cucina e il ripiano di lavoro.
    Ho preparato la cena seguendo la ricetta che davano in diretta su quel programma di cucina tanto carino . Quello studiato per quelle donne che tornano a casa tardi dal lavoro e non hanno né tempo né voglia di pensare a cosa portare a tavola.
    E per la sera, dvd. Ho iniziato da “La minaccia Fantasma.” E ho seguito tutta la storia, lottando contro il sonno che voleva farmi cedere.
    Ho paura di dormire.
    Ho il terrore.
    Non voglio sognare quello che ho visto durante la non morte.
    Ho anche buttato giù una caffettiera e mezza di caffè, ma non sono riuscita a resistere. Per le due ho iniziato a sentire le palpebre troppo pesanti per tenerle sollevate. Così, sono transitata a Edimburgo, poi sono tornata a casa con Chicca, la mia gallina peluche.
    Me l’ha regalata Charlie quando avevo sette anni, e c’ho sempre dormito, fino a quando ho abitato a casa con il nonno. Sono andata a letto e l’ho abbracciata, ho anche fatto salire Astra e Nestore con me, mentre Isolde si accucciata sul pavimento assieme ad Aiko. Quando Mervin è rientrato, avrà pensato di essere finito per sbaglio in uno zoo.


    Quando poi mi sono svegliata …

    [avvenimento ongame: Piatti della cena sono stati lavati e rimessi in ordine, il tavolo della cucina è apparecchiato per una sostanziosa colazione. Sui fornelli c'è un pentolino per il latte, il bollitore del tea e una caraffa di caffè è già sistemata vicino alla tazza vuota, fra le scatole di biscotti e i barattoli di zucchero e miele, c'è un piattino con due fette di pane ricoperte di nutella, il detto barattolo è poco distante.]

    Puoi ancora svegliarti con pane e nutella.
    Ti amo.
    Mervin.


    …Ho capito, ancora una volta, di essere la donna più fortunata del mondo.
    Last Post by Lene85 il 29 Aug. 2012
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  4. Aspettando la fine...

    Sono stata contagiata anche io.
    Aspetto la morte da un giorno all’altro, vivo ogni momento come se fosse l’ultimo e ogni volta che vedo le lancette far passare un’altra ora, sono felice di essere ancora viva.
    No, non ho paura di morire. Non ho paura di cadere. Ho solo paura di farlo in completa solitudine. Senza un ultimo viso da guardare prima di sprofondare in buio fatto d’incubi striscianti e terrore soffocato.
    E’ perché ormai non ho più nulla da perdere che ho affrontato Archibald. Senza il pericolo di venire contagiata, mi sono gettata nello scontro che lui ha cercato a testa bassa, come un toro nell’arena . Ho minacciato di spararmi ad una gamba, per far leva sui suoi sentimenti, poi ho richiamato la katana, e prima mi sono ferita ad un braccio e poi, me la sono puntata al basso ventre.
    Ero pronta a fare harakiri per farlo riprendere.
    Per farlo tornare in sé .
    Per ridarlo ai cuccioli e all’Alleanza.
    Perché così non possiamo più andare avanti.
    I Bijus, come razza, sono visti male. Male. Male.
    Per colpa sua, dei suoi comportanti, l’intera razza ha un onta addosso che sarà difficile da togliere. Il singolo potrà sempre riuscire a guadagnare la fiducia del prossimo con i suoi comportamenti, ma la Famiglia è bella che fottuta dai comportamenti da folle del suo Capo.
    Non so se ci sono riuscita, sembrava in sé quando l’ho lasciato, ma non mi fido più di tanto. Ho imparato a non dargli più il 100% della mia fiducia. Dopo tutte le batoste che ho preso, sarei pazza a farlo. Diciamo che glie ne sto concedendo un buon 70% mentre l’altro 30% pensa febbrilmente a cosa fare in caso il mio piano non fosse andato a buon termine.


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    L’altra sera ho costretto Danica ad una guerra di gavettoni.
    La sua aura era così buia prima che arrivassi, come acqua immota in un laghetto. Era così diversa dal solito ruscello allegro che di solito mi ricorda. Alla fine, anche se eravamo tutte e due talmente zuppe da sembrare uscite da una piscina, sembrava essersi rischiarata.
    Ha paura che nulla tornerà più come prima, che abbiamo perso per sempre le nostre vite come le conoscevamo. Io non lo credo. Io non voglio crederci. Ho una vita a cui tornare , e non ho intenzione di perderla e di perdermi.


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    Ieri sera ho allenato Lorien.
    Volevo fare qualcosa di utile prima di passare a peggior vita e visto che non trovo nessuno dei miei da spompare, ho pensato di insegnare a lui i rudimenti delle Arti Bianche. Mi sono divertita, anche sé poi ho rischiato di finire a fare la frittata a muro, grazie a Mervin, che per sgranchirsi mi ha prima afferrata con la sua Frusta di Luce e poi con tanto amore m...

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    Last Post by Lene85 il 26 Aug. 2012
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  5. ... Capo?

    Sho è ancora scomparsa. Non si è messa in contatto con me e mai lo farà credo. Non ho idea se sia ancora in vita oppure no. Se uno dei tanti che la cerca è riuscito a metterle le mani addosso. Non lo so. Per tutta la vita, se l’è successo qualcosa, avrò sulla coscienza questa colpa.
    Archibald è morto qualche giorno fa, fra le braccia di Suomi. Però non è risorto. E’ meglio, ha compiuto lo stesso iter della malattia degli altri, ma quello che si aggira per Tokyo non di certo il Capofamiglia. Me ne sono accorta quando l’ho visto al Donguri, quando ho incrociato il suo sguardo.
    C’era una scintilla di sbagliato che mi ha fatto rizzare i peli sulle braccia.
    Da quel giorno vivo con l’incubo nella testa, che se Mervin non fosse piombato in negozio come un meteorite caduto dal cielo, mi avrebbe aggredita per farmi sputare assieme al sangue quello che so sui tre Eletti.
    Quindi praticamente nulla.
    Ho dato così l’ordine di fuga agli altri. Ai cuccioli soprattutto, ma anche agli altri. Tecnicamente sono l’unica a poter dare ordine. Tecnicamente sto facendo da Capofamiglia. E’ per questo, quando ieri sera , mi sono piombati Isabella e Lorien in un lago di sangue, fossi stata da sola. Avrei ucciso Isabella con le mie mani per non avermi obbedito.
    Non ho capito cosa è successo, lui Archibald, le ha promesso che non le avrebbe fatto nulla , ma ovviamente non ha mantenuto la sua promessa. Le ha spezzato una spalla, sfondato la gabbia toracica, e credo anche qualcos’altro. Si è accanito anche su Lorien accorso per salvare la moglie da morte quasi certa, sparandogli prima allo stomaco, e poi quando era quasi di spalle.
    Non è più ARCHIBALD, è un MOSTRO!
    Ho intenzione di trovare un’altra Palazzina abbandonata dove far riunire gli altri, non posso permettere che i cuccioli vengano necrotizzati, stiamo diventando lo zimbello di tutti . Cacciati, e quasi uccisi dal nostro Capofamiglia.
    Non so se sto facendo bene. Se il mio istinto mi sta mostrando la giusta via da seguire. Avrei bisogno di chiedere consiglio a qualcuno, ma non ho nessuno a cui rivolgermi.
    Mervin non vuole immischiarsi nei fatti della Famiglia, ha la Legione a cui pensare e lo capisco. Nemmeno io oserei dire mezza parola, mettere il naso nei suoi fatti, ma io ho come la sensazione di stare sbagliando tutto e che nessuno non voglia dirmelo per non farmi dispiacere.


    Last Post by Lene85 il 14 Aug. 2012
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  6. Sedicesima Pagina.

    Molti anni fa , tornando a casa da scuola, trovai il nonno che guardava la televisione.
    Fatto strano perché lui non la guardava mai, aborriva la tv, la considerava poco educativa, ma quel pomeriggio era seduto in poltrona e stava armeggiando con il videoregistratore.
    Mi tolsi i mocassini, allentai il cravattino dell’uniforme scolastica, e mi sedetti sul pavimento accanto a lui, vicino ai suoi piedi. Era un film italiano con sottotitoli in inglese, si intitolava “I figli... so' pezzi 'e core.” Ed era interpretato da un certo Mario Merola, un attore italiano.
    Era la storia commuovente di un portuale napoletano che vive felice con la moglie in un popoloso quartiere di Napoli.
    Un giorno la donna scopre di aspettare un bambino, la felicità non dura molto, perché a causa delle condizioni precarie in cui la coppia vive il bambino muore durante il parto. Allora Tommaso (Merola) decide di adottare un neonato, e di spacciarlo alla moglie come figlio loro.
    Vivono assieme per poco, perché la donna muore e Tommaso deve arrabattarsi per crescere il bambino da solo.
    Fino all’arrivo del padre naturale del bambino, un uomo abbiente, che se lo riprende lasciandolo solo.
    Ricordo che piansi a calde lacrime per tutto il film, con nonno, e una volta finito chiesi a nonno come mai avesse acquistato quella videocassetta. Mi ricordo che rise forte intanto che si chinava a prendere la VHS dal vano di recupero del videoregistratore –Non hai vissuto veramente se non hai mai visto almeno un film del Re della Sceneggiata Napoletana-
    Nemmeno farlo a posta, qualche giorno dopo in Accademia, il professore si presentò con un cd di canzoni napoletane, dicendo che il nostro viaggio fra la musica italiana non poteva essere completo senza aver ascoltato un cd di Mario Merola.
    Ci spiegò che la sceneggiata è un genere di rappresentazione popolare, che alterna il canto con la recitazione e il melologo drammatico, nato e sviluppatosi a Napoli particolarmente tra gli anni '20 e gli anni '40 del novecento.
    Bellissime canzoni, bellissime voci… E per questa ragione non so perché ieri sera, guardando Archibald fare il pazzo a quel modo, mi è venuto in mente proprio Mario Merola… Il re delle sceneggiate.
    Ieri sera sono transitata al Neko, in sala Relax per la precisione, visto che avevamo riunione e l’ho trovato , pistola alla mano, che cercava di fare fuori la Pina il gallo/gallina/qualsiasi sesso abbia, del Neko.
    Avrei voluto strozzarlo.
    Ho preso in braccio la gallina (la chiamo al femminile per comodità), che poverina ha cercato scampo ficcandosi fra i miei piedi e boh, ho tirato fuori il peggio del mio repertorio di sarcasmo e mi sono pure sentita mandare a Fanculo.
    ...

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    Last Post by Lene85 il 13 July 2012
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  7. .:Midnight:.

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    Demetrios
    Necrosi Magica
    Shuyin
    By Lene85 il 27 June 2012
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    Demetrios ciondola anche la testa, in quei pochissimi momenti di lucidità.< Erano belli, gli alberi di limoni..>mormora appena, biascica e stavolta chiude definitivamente gli occhi.< E c'era l'erba..>e sempre ad occhi chiusi, muove spontaneamente la mano, neanche fosse davvero lì e stesse cercando di accarezzarne i fili.< Un regalo?>chiede, riaprendo per poco gli occhi, che rimangono comunque a mezz'asta< Tra poco è il mio compleanno..>corruga la fronte.<...Credo.>la voce che si fa sempre più fievole e bassa, ma allunga la mano comunque verso Shu.< Mi hai fatto un regalo..e quello più bello che potessi farmi. Poter parlare con lei..e che lei senta la mia voce..>ne cerca lo sguardo, per quanto cominci a vederci appannato, con le forze che lo stanno abbandonando completamente.< E’ il regalo più bello e me l'hai fatto tu. Io non me ne dimentico. Non me ne dimentico..>ripete ancora, girando gli occhi verso Lene.< E neanche di cosa hai fatto tu.>Ora..la cosa potrebbe apparire una minaccia, nelle sue condizioni.< Perchè a lei no? Perchè???>chiede con l'unico, minimo brandello di forza che gli rimane, prima di andare a cercare a tentoni una qualsiasi mano, dato che ha chiuso gli occhi. Un primo respiro, breve..seguito subito dopo da uno, decisamente più lungo. Inspira, la cassa toracica si tende e il petto si solleva, sotto la t-shirt. Poi semplicemente un sospiro..e la morte.
    Marlene si gira verso Demetrios nel momento in cui realizza le parole di Shuyin, si china in avanti per afferrargli la mano che tende e se lo gode in prima fila mentre spira. Rimane per un momento immobile, scioccata, reggendo la mano del fratello nella sua, per poi chinarsi ancora un po’, avvicinandosi con la mano libera a far da puntello. < Demetrios?> mormora < Demetrios?> Non gli molla la mano e con l’altra gli gira il capo verso di lei. Si china in avanti, quasi a sfiorargli il naso con il suo, e niente. Niente respiro. Non respira. E’ morto tenendole la mano. E’ un attimo, la consapevolezza la travolge e si china di lato per appoggiargli la fronte sulla spalla, la mano contro il petto fra le sue <ma GUARDA DOVE CAZZO SEI ANDATO A CREPARE BRUTTO IDIOTA.> e boh, rompe gli argini. Inizia a singhiozzare come una mocciosa, sa che non è una morte definitiva, che è temporanea pure questa, ma non riesce. E’ una situazione troppo orrenda e surreale e il suo cervello reagisce in questo modo, scaricandosi, facendola piangere come una dannata. <scemo. IDIOTA. CRETINO.> è tutto affetto, non fatevi spaventare, lo dimostra in maniera distorta, ma lo è davvero...
    Shuyin gli sorride, quando lo ringrazia per il regalo. Ne ha comprato tre: uno per Jesse, uno per Dem, uno per Marlene. E' felice di essere riuscito a trovare almeno i destinarari. Ma quello che succede dopo...lo coglie totalmente di sorpresa. < Dem? >fa ec...

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    Last Post by Lene85 il 27 June 2012
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  8. Prima pagina.

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    Devo ammetterlo, mi sento un po’ stupida.
    Ho passato da un bel pezzo l’età dei diari segreti, ma glie l’ho promesso, e devo mantenere la parola data.
    Il diario, il mio diario, il diario che terrò per tutta l’arco di questa follia e che alla fine, dopo averglielo fatto leggere, brucerò come buon augurio, è un libricino dalla copertina blu, con gli angoli smussati. Nessun disegno, le pagine sono bianche, senza neanche le linee guida da usare durante la scrittura. Quando l’ho trovato in cartoleria, dopo averlo sfilato dall’espositore, l’ho aperto e l’ho annusato. Mi ero scordata quanto mi piacesse l’odore della carta.
    Non ho idea da dove cominciare a raccontare quello che mi è capitato in un solo giorno. Da quando Mervin mi è morto fra le braccia a questo momento, che sono seduta sul divano, perché in camera no, non c’ho il coraggio di entrarci.
    La speranza che muore e diventa uragano di distruzione, probabilmente è una metafora calzante a quello che è susseguito a quando lui si è afflosciato fra le mie braccia.
    Il pianto, le grida le urla che mi sono lasciata sfuggire inginocchiate sul pavimento del Tempio dei Herentas era una minima parte del dolore che mi ribolliva in testa.
    Ho pianto, sputato maledizioni verso l’umana per cui si è sacrificato, preso a pugni il pavimento nella speranza di farmi male. Di sostituire il dolore con uno improvviso che mi mettesse k.o. Ho pregato che il cervello si accartocciasse e si spegnesse, di svenire. Di morire. Ma non è successo nulla di tutto questo.
    E me la sono presa un po’ con tutti, almeno credo.
    Amina che mi abbracciava. Danica che provava a farmi riprendere. C’era anche qualcun altro, una ragazza, ma non ho idea di chi fosse, e nelle condizioni in cui ero, potrei anche avermela bella che immaginata. Con Kevorin no, stranamente, ma forse perché quando si è chinato per prendermi Mervin dalle braccia,ero ancora abbastanza lucida da vedere quanto anche lui fosse disperato per la situazione.
    Me ne sono andata dal Tempio e con le ultime forze sono transitata in cantina, al Neko, ho preso a pugni la palla da boxe con tutta la forza che avevo, mi sono spaccata le mani e alla fine sono collassata per terra.
    Quando mi sono risvegliata era primo pomeriggio.
    Mi sono allenata con Isabella, quella nuova. Sinceramente non mi ricordo che ci siamo dette, diciamo che ho cercato di metterla in guardia più possibile sui pericoli che girano per Tokyo, dallo smog alla storia della Necrosi Infernale.
    Dopo averla spompata per bene sono rientrata in casa, e ho fatto la sciocchezza di entrare in camera da letto. E’ stato uno shock.
    Una coltellata dritta al cuore.
    Entrare, sentire il suo odore, ma non trovarlo lì come al solito, è stato devastante. Sono caduta in ginocchio e sono strisciata fino al corridoio per cercare di scappare a quella sensazione di vuoto angosci...

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    Last Post by Lene85 il 3 June 2012
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“ Voglio essere un bastardo ”
WANNA BE BASTARD ★ CREATED BY AMPHETAMINES'
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